sabato 12 gennaio 2013

L'evoluzione dell'uomo

(Autore Anonimo)

L'ambiente in cui l'individuo compie la propria evoluzione è costituito dal piano fisico, dal piano astrale, dal piano mentale, dal piano Akasico e dai piani spirituali.

Tutti i piani di esistenza sono intorno a noi: entro la materia stessa è il mondo degli spiriti. Ma l'uomo, quando è incarnato, non riesce percepire più di quanto rientra nel ristretto campo dei suoi sensi fisici.

Per ogni campo di esistenza l'individuo ha dei veicoli, dei corpi: il corpo fisico gli permette di vivere sul piano fisico; il corpo astrale presiede alla sua vita di emozioni, sensazioni, desideri; il corpo mentale dà all'uomo tutte le facoltà che sono proprie della mente, l'intelletto e i pensieri; il corpo akasico, o coscienza, riceve e trascrive, facendola diventare natura medesima dell'individuo, la realtà che l'uomo, esistendo, scopre e acquisisce.

Quando l'uomo ha cessato di vivere, abbandona il corpo fisico, ma sosta vicino a esso per qualche tempo ed è spesso grandemente disturbato dalle scene di pianto degli astanti.

Ha quindi una sommaria visione della sua vita trascorsa ed è spesso aiutato, in questo suo primo contatto con il piano spirituale di esistenza, dalle persone care trapassate prima di lui.

Il mondo astrale è molto simile a quello fisico: un mondo vastissimo e meraviglioso, popolato di tantissimi individui.

La sosta più o meno lunga nel mondo astrale, dipende dal grado di evoluzione che l'individuo ha raggiunto: l'anima evoluta vi si trattiene solo brevemente, le altre anime o rivivono dolorosamente le colpe commesse e in questo modo se ne purificano, oppure si creano un mondo fittizio che consente loro di cullare desideri insoddisfatti: finché, stanca e saziata dai propri sogni, l'anima si trova sulle soglie del piano successivo, il piano mentale, di cui prima di allora non aveva neppure immaginato l'esistenza.

Nel piano mentale ogni creatura è immersa in una continua meditazione, e completa le nozioni che ebbe nell'ultima incarnazione: gli scienziati continuano a studiare quei problemi ai quali non seppero trovare risposte, in modo che nella nuova incarnazione ne avranno poi insite le soluzioni.

Una volta elaborato tutto il materiale accumulato nell'ultima incarnazione, l'individuo lascia il corpo mentale e le facoltà raggiunte passano nel corpo akasico, cioè alla coscienza dell'individuo.

Il piano akasico conserva impresse in sé tutte le esperienze avute nelle varie incarnazioni e si costituisce man mano che l'individuo si evolve.

Se l'individuo non è molto evoluto, il suo corpo akasico non è sufficientemente costituito e quindi permane in questo piano, rivedendo con tranquillità tutte le passate esistenze, finché non è pronto per una nuova incarnazione che amplierà ancora la sua coscienza. se invece in corpo akasico è sufficientemente costituito, l'individuo gode di una lucida esistenza riversa sugli altri piani un amore sconfinato e una comprensione senza limiti.

Questo è quindi il piano della fratellanza universale e dell'amore, il piano dove tutti vivremo coscientemente, comprendendo che tutte le amarezze che oggi ci turbano sono esperienze necessarie alla nostra evoluzione, alla nostra nascita spirituale.

Quando l'individuo sente di essere un tutto con il resto del creato, abbandona anche il piano akasico, si avvicina sempre più al fulcro del suo essere, alla scintilla divina, ed è pronto per raggiungere i piani spirituali, alla conquista della coscienza cosmica ed assoluta.


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